La recente entrata in vigore del D.lgs. 199 dell’8 novembre 2021 ha, da un lato, permesso l’attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili e, dall’altro consentito il rispetto delle previsioni contenute nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il decreto si pone, infatti, l’obiettivo di accelerare il percorso di crescita sostenibile del Paese, introducendo disposizioni in materia di energia da fonti rinnovabili coerenti con gli obiettivi europei di decarbonizzazione, nonché necessarie all’attuazione del PNRR.

Nello specifico, il testo normativo definisce strumenti, meccanismi, incentivi e quadro istituzionale, finanziario e giuridico per il raggiungimento dell’obiettivo europeo di incremento della quota di energia da fonti rinnovabili, intendendo per tale l’energia proveniente da fonti rinnovabili non fossili, ovvero «energia eolica, solare, termico e fotovoltaico, egeotermica, energia dell’ambiente, energia mareomotrice, del moto ondoso e altre forme di energia marina, energia idraulica, biomassa, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas».

Si tratta, in particolare, di disposizioni inerenti:

• regimi di sostegno per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili;
• regimi di sostegno per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, biometano e sviluppo tecnologico e industriale;
• procedure autorizzative;
• regolamentazione tecnica;
• autoconsumo e comunità energetiche rinnovabili;
• reti di teleriscaldamento;
• reti elettriche, gas e reti idrogeno;
• energia da fonti rinnovabili nel settore dei trasporti;

Vengono, inoltre, previste garanzie sull’origine da fonti rinnovabili dell’energia impiegata e fornita, nonché il monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi ivi previsti.

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