14
Apr2022

APPROVATA LA RIFORMA DEL SISTEMA DELLA TUTELA PENALE DEL PATRIMONIO CULTURALE

a cura della Dott.ssa Tiziana Zanetti

In data 23 marzo 2022 è entrata in vigore la Legge 9 marzo 2022, n. 22 “Disposizioni in materia di reati contro il patrimonio culturale”. Si tratta di un provvedimento lungamente atteso e invocato (e più volte in passato interrotto nel suo iter legislativo) che interviene in maniera decisiva sul sistema della tutela penale del patrimonio culturale.

Prima della Legge 22/22 le norme incriminatrici erano contenute in parte nel D.lgs. 42/2004, Codice dei beni culturali e del paesaggio, e in parte nel Codice penale. L’insufficienza, spesso l’inattualità, delle disposizioni ha spinto il legislatore al rafforzamento, su più livelli e con diversi strumenti, della «tutela» di tali beni in ragione della loro importanza e specialità.

Con la riforma si è optato per l’inserimento delle nuove norme incriminatrici nel Codice penale in un Titolo interamente dedicato (VIII-bis Dei delitti contro il patrimonio culturale) ovvero al centro del tessuto valoriale dell’ordinamento penale. Tra le novità: la previsione di nuove fattispecie di reato, l’inasprimento delle pene edittali, la previsione di aggravanti, l’ampliamento degli strumenti investigativi..

In questa prima analisi del provvedimento, collegandosi ai precedenti approfondimenti qui condotti, si porta l’attenzione sull’art. 518-undecies dedicato all’uscita o esportazione illecite di beni culturali. Emerge con tutta evidenza il notevole l’innalzamento delle pene edittali: la reclusione da 2 a 8 anni, la multa fino a 80.000 euro.

Da segnalare, inoltre, la previsione espressa del mendacio in sede di denuncia per l’esportazione, con specifico riferimento al “sistema dell’autocertificazione”, contenuta nel comma 2 della norma: «La pena prevista al primo comma si applica altresì (…) nei confronti di chiunque rende dichiarazioni mendaci al fine di comprovare al competente ufficio di esportazione, ai sensi di legge, la non assoggettabilità di cose di interesse culturale ad autorizzazione all’uscita dal territorio nazionale». La suddetta previsione, così come la norma nel suo complesso, troveranno applicazione nel quadro del “nuovo” sistema della circolazione internazionale delle opere d’arte avviato con L. 124/2017 e proseguito con i successivi Decreti attuativi.

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