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Giu2021

È possibile verificare “in tempo reale” che l’opera che intendiamo acquistare non sia di illecita provenienza?

Da circa un mese sì e in moltissimi casi. Grazie alla tecnologia, ma soprattutto alla straordinaria opera dell’Interpol nell’ambito della tutela del patrimonio culturale, oggi disponiamo di uno strumento eccezionale non solo per il contrasto del traffico illecito di arte e beni culturali da parte delle Forze dell’Ordine ma assai utile anche per il privato – dal professionista del mercato dell’arte al collezionista esperto all’appassionato – che voglia comprare arte o beni culturali o che, come vedremo, voglia creare una carta d’identità digitale delle opere che già possiede. 
Si chiama ID-Art: un’applicazione facilmente scaricabile su tutti i dispositivi dall’utilizzo semplice e intuitivo che «utilizza un software di riconoscimento delle immagini all’avanguardia» (link: App per dispositivi mobili ID-Art (interpol.int).
Come noto una delle questioni più delicate che riguarda il mercato dell’arte è quella della “provenienza” dell’opera. Si deve al riguardo innanzitutto ricordare, secondo quanto disciplinato dall’art. 64 del d.lgs. 42/2004 (Attestati di autenticità e di provenienza), che «chiunque esercita l’attività di vendita al pubblico, di esposizione a fini di commercio o di intermediazione finalizzata alla vendita di opere di pittura, di scultura, di grafica ovvero di oggetti d’antichità o di interesse storico od archeologico, o comunque abitualmente vende le opere o gli oggetti medesimi, ha l’obbligo di consegnare all’acquirente la documentazione che ne attesti l’autenticità o almeno la probabile attribuzione e la provenienza delle opere medesime; ovvero, in mancanza, di rilasciare, con le modalità previste dalle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, una dichiarazione recante tutte le informazioni disponibili sull’autenticità o la probabile attribuzione e la provenienza. Tale dichiarazione, ove possibile in relazione alla natura dell’opera o dell’oggetto, è apposta su copia fotografica degli stessi».
Venditore ma anche compratore, e tutti gli altri soggetti coinvolti nella compravendita, potranno ora procedere con la transazione con maggiore serenità (sempre ricordando quelli obblighi di “dovuta diligenza” che si impongono al riguardo) potendo effettuare in diretta – inserendo automaticamente la foto dell’opera oppure manualmente i dati che la descrivono – la ricerca nella banca dati dell’Interpol «tra i 50.000 oggetti attualmente registrati come rubati».
Come noto, il fenomeno del traffico illecito di beni culturali ha raggiunto un volume d’affari impressionante e la collaborazione di tutti i soggetti è fondamentale per poterlo contrastare: più informazioni dettagliate e puntuali si hanno a disposizione più il “tracciamento” del bene, anche in caso di furto o più in generale di dispersione, diventa possibile aumentando la probabilità di ritrovamento. Proprio in questa ottica ID-Art consente anche di catalogare la propria opera o collezione utilizzando la scheda Object-ID e di incrementare la banca dati.
Un aggiornamento continuo che costituisce un vantaggio importante e concreto per tutti.                

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